Il blog Office Observer presenta nella rubrica SELEZIONE WEB un articolo con il link attivo per la lettura alla pagina del testo originale. Da non perdere!
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È online la mappa del PNRR realizzata dall’Ordine Architetti Milano, dalla sua Fondazione e dal Centro Studi PIM. La mappa è → consultabile in versione dinamica in WebGIS e permette una interrogazione puntuale degli interventi finanziati dal PNRR sul territorio metropolitano.
La mappa è stata realizzata per promuovere iniziative consapevoli di governo del territorio e seguire l’evoluzione dei processi di assegnazione dei bandi finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Frutto di una ricerca e una mappatura degli interventi approvati sul territorio metropolitano, lo strumento online può essere utile sia ai professionisti sia agli interessati al fine di conoscere gli ambiti ricettori di incentivi e approfondire nuove analisi sulle potenzialità e sugli sviluppi locali del Piano.
Attraverso la mappa è possibile visionare le informazioni e i dati di sintesi dei finanziamenti del PNRR sia al livello sovracomunale (Città Metropolitana e Zone omogenee) sia a livello comunale, all’interno della Città Metropolitana. La mappa colloca 288 interventi (283 puntuali + 5 lineari) in 67 Comuni del territorio metropolitano, per un finanziamento totale di circa 712,6 milioni di euro.
La copertura temporale dei bandi analizzati, da cui sono stati ricavati i punti mappati, va dal 2019 al 2022, tenendo quindi conto di programmi elaborati precedentemente all’approvazione del PNRR, ma in seguito accolti dal Piano stesso. Gli interventi sono stati classificati in categorie riprendendo i temi delle specifiche Missioni 2, 3, 4 e 5 del PNRR: istruzione, università e ricerca guidano la classifica con il 30% dei finanziamenti (per 60 progetti), a seguire mobilità con il 25,4% dei finanziamenti (per 103 progetti), abitare con il 24,3% (per 42 progetti), cultura con il 10,7% (per 47 progetti), ambiente con il 9,7% di finanziamenti (per 31 progetti).
Spazializzandoli sul territorio, la mappatura seleziona alcuni interventi finanziati dal PNRR e apre alcune questioni di discussione e di ricerca. In particolare la possibilità di interrogare puntualmente gli oggetti finanziati e di integrare le informazioni con altre fonti istituzionali che a livello nazionale hanno iniziato a pubblicare i dati ricettori di finanziamento in versione aperta (open data) è utile per mostrare le relazioni sull’avanzamento degli interventi e delle attività del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e per costruire progressivamente un monitoraggio delle trasformazioni in corso.
[ TAG: progettazione ]
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Il blog Office Observer | Danilo Premoli invita ogni mese il direttore o l’editore di una rivista di architettura, arte e/o design a raccontare l’ultimo numero pubblicato (su carta e web).
Sul CANALE TELEGRAM di Office Observer il podcast di presentazione di Casabella 945, maggio 2023, di Francesco Dal Co, direttore della rivista. Da non perdere!
La rubrica Libro della Settimana del blog Office Observer | Danilo Premoli propone in home page un volume da non perdere, con il link diretto alla scheda di presentazione sul sito dell’editore.
La segnalazione di un nuovo titolo sarà online tra sette giorni.
→ Archivio LIBRO DELLA SETTIMANA
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Office Observer | Danilo Premoli ha scelto 21aziende21 tra quelle che hanno animato la Milano Design Week 2023, in città e in Fiera. In diverse puntate il panorama della produzione del settore, tra nuove proposte, ampliamenti di gamma, riedizioni di pezzi storici. Scrivanie e scrittoi per home work, pareti modulari e pannelli divisori, divani e arredi fonoassorbenti, sedute e tavoli, librerie e contenitori, illuminazione e luci da scrivania, nuove finiture e colori, rivestimenti e materiali riciclati. Per uffici sempre più personalizzabili, flessibili, performanti.
Parte 5 di 7: Fantoni, Vescom, Codiceicona.
Fantoni
Panorama
design Ben van Berkel / UNStudio
Panorama è un landscape umano-centrico: un sistema di divisori a diverse altezze per diversi livelli di privacy attorno ai quali si formano layout specifici, un sistema di soft seating che favorisce il senso di comunità, e ancora un insieme di postazioni di lavoro fisse e temporanee per un workspace integrato.
Vescom
Harding
Tessuto per l’arredamento in twill realizzato al 100% con filati da plastiche riciclate; a norme resistente a: fuoco, abrasione, pilling, sfregamento, luce, trazione. Disponibile in otto varianti cromatiche.
Codiceicona
Blitz
design Francesco Trabucco
Codiceicona si presenta sulla scena del design con un’idea semplice e insieme necessaria: individuare e ridare vita a indimenticabili oggetti dei grandi maestri del Novecento. Tra questi Blitz, lampada disegnata nel 1969: taglio e piega della lamiera per un segno grafico essenziale.
#Speciale Office Observer: L’ufficio alla Milano Design Week 2023
[ TAG: design ]
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La serie di incontri “Il design e gli interni d’autore nel cinema” è ideata e coordinata da Marisa Corso, di MC International, e Danilo Premoli, di Office Observer, per La Boutique, via G. Pisoni 6, Milano, e prodotta da Tempini1921 e Sforzin Illuminazione. Ogni serata vede la presenza di tre architetti che declinano con i loro progetti il tema della puntata.
Nel secondo incontro, in cartellone per il 7 giugno 2023, tema “Lighting”, saranno protagonisti: Paolo Baldessari, Filippo Cannata, Francesca Valan.
A moderare ogni incontro Danilo Premoli è affiancato da Silvia Robertazzi, content editor Global Design Hearst Italia.
Prenotazione obbligatoria → info@mcinternational.biz
Si dice spesso che la professione dell’architetto è simile a quella del regista. Entrambi hanno un committente, un budget, delle scadenze. Entrambi coordinano figure professionali con esigenze diverse se non contrastanti. A unirli la capacità di tradurre un’idea in un progetto reale, concreto. E alla fine entrambi raccontano storie: l’architetto offre il palcoscenico per scrivere la nostra quotidianità, il regista ci trasporta nella sua visione del mondo. Ma quanto si influenzano reciprocamente? Quanto un’architettura definisce la trama di un film e viceversa?
I sei incontri tra cinema e progetto faranno scoprire affinità e ispirazioni svelando caratteri e passioni: l’architettura e gli interni sono fondamentali per dare vita alla storia che il cinema vuole raccontare e spesso anche i grandi progettisti, attraverso le loro opere, sono protagonisti delle pellicole.
[ TAG: Lifelong Learning ]
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Strategie per il 2021-2025. Una nuova visione per una nuova era
[testo di → Macroarea per Fiabci Italia]
Appena usciti dalla singolarità della pandemia, che ha contribuito ad accelerare lo slancio propositivo delle trasformazioni già in atto, stiamo osservando come la modalità di vivere e di abitare i luoghi di lavoro stia “alterando l’ordine stabilito delle cose per farne di nuove”, facendo, letteralmente parlando dunque, innovazione.
La Workplace Trasformation
Cosa significa abilitare un presidio dell’innovazione a supporto di attività economiche, umane e sociali? Dato un bene strumentale, è possibile generare un distretto “economico”? Esistono strumenti in grado di supportare le organizzazioni aziendali nella trasformazione dei processi lavorativi garantendo al contempo competitività e flessibilità? Queste alcune delle sfide attuali che stiamo vivendo e che riguardano la trasformazione degli ambiti lavorativi. Partendo dall’evoluzione delle logiche di smartworking, dopo la prova del periodo di pandemia, stiamo sperimentando la cosiddetta settimana corta con un evidente guadagno da parte delle organizzazioni aziendali in termini di: una maggior attrattività derivante da queste modalità di lavoro flessibile “che dà alle persone la possibilità di essere più padrone del proprio tempo riuscendo ad attrarre figure più preparate”; una spinta verso l’innovazione organizzativa; un migliore inserimento di giovani talenti “dato che le nuove generazioni non sono disposte a rimanere in ufficio per cinque giorni di fila”; un maggior benessere dei lavoratori con ricadute positive sulla produttività perché “la produttività dipende dalla capacità dei team di organizzarsi e l’azienda matura in termini organizzativi diventando anche più produttiva” (Fonti: Federico Bianchi, Rosario Carnovale di Smartworking – Valentina Iorio del Corriere della Sera).
In questo contesto di valutazione e analisi del lavoro flessibile, la Workplace Trasformation si impone alle organizzazioni aziendali come processo per garantire competitività e flessibilità: la necessità cioè di dotarsi di tutti gli strumenti innovativi legati alla trasformazione dei processi lavorativi che impattano sul ripensamento dei luoghi e sull’adeguamento tecnologico.
Il modello di riferimento a cui rifarsi è quello dell’Open Innovation per il quale i clienti e i fornitori dell’organizzazione aziendale stessa possono diventare, all’interno del bene strumentale, un ecosistema integrato sia della crescita economica che del sistema valoriale.
Il tema del luogo di lavoro assume dunque un valore determinante in termini comunicativi per lo sviluppo di una place identity (elemento distintivo, di riconoscimento e di nuova leva per moltiplicare la brand awareness e brand equity nei segmenti target), ma anche organizzativi come elemento di presidio dell’innovazione (per promuovere nuovi modelli di business rispondenti efficacemente al pericolo degli incumbent e che diventa centro per sviluppare il vantaggio competitivo).
La Workplace Trasformation mira in definitiva perciò al rinnovamento degli immobili fisici da contenitori fisici a “connettori” strumentali per veicolare lo sviluppo strategico dell’organizzazione aziendale. Per raggiungere questi obiettivi di place identity e di sviluppo innovativo, il focus della Workplace Trasformation andrà posto da un lato sui processi, sull’ottimizzazione dei costi e degli investimenti, dall’altro sul network di competenze, sul network degli stakeholder e sull’ecosistema dei clienti e dei fornitori.
Il luogo sarà pensato per facilitare connessioni, condivisioni e opportunità di sviluppo e per rispondere alle esigenze emergenti di far lavorare assieme quattro tipi di generazioni differenti: Baby boomer, Generazione X, Y e Z.
Talenti e clienti al centro dunque, perché la vera conoscenza può avvenire solo grazie alla condivisione e al confronto all’interno di luoghi flessibili, fluidi e produttivi (per incentivare l’incontro ed il confronto che favorisca l’esternalità, il benessere e la creatività delle persone), dotati di servizi innovativi (per consentire di accelerare lo sviluppo e la crescita tramite la condivisione di risorse ed il networking).
Ripensare così il luogo di lavoro stimola collisioni casuali, contaminazioni (cross-fertilization) che aumentano il sistema dei valori: creatività, innovazione, collaborazioni, opportunità di business, energia, accesso a servizi extra, eventi ecc.
A fianco della dimensione di progettazione personale/organizzativa dei luoghi di lavoro dunque, si è resa necessaria lo sviluppo di una progettazione ecosistemica che trasformi il luogo di lavoro in un insieme articolato di servizi a favore dell’azienda (Workplace as a Service) e come punto di contatto con il proprio ecosistema di riferimento di clienti & fornitori (Workplace as Ecosystem).
[maggio 2023]
[ TAG: Fiabci ]
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RadioDesign è un progetto di Office Observer prodotto da Danilo Premoli e Stefano Lazzari.
STAGIONE #2 2022-2023
RadioDesign Podcast #2.08: incontro con Andre Straja, Massimo Salamone, Danilo Premoli, Stefano Lazzari
Ascolta le playlist di:
→ Andre Straja | → Massimo Salamone | → Danilo Premoli | → Stefano Lazzari.
RadioDesign di Office Observer invita periodicamente un progettista, un imprenditore, un critico, un creativo a svelare la sua personale colonna sonora e a compilare un elenco di sette titoli raccolti in una playlist su Spotify che può essere ascoltata liberamente. Ogni mese un incontro con gli autori invitati e il successivo podcast, che verrà pubblicato su Office Observer, metterà a confronto le diverse esperienze ed emozioni generate dai titoli scelti.
Buon ascolto!
BE INSPIRED → RadioDesign Office Observer
Il blog Office Observer | Danilo Premoli pubblica nella → rubrica PROGETTI E VIDEO/LINKCHAT una selezione dei più importanti uffici realizzati nel mondo, presentati direttamente dagli autori, siano grandi studi o singoli progettisti di valore, su incarico di multinazionali o di piccole aziende. Le segnalazioni: office interior, workplace, creative office, smart working, vengono poi raccolte periodicamente in una serie di → video che restituiscono lo stato dell’arte dell’office design internazionale.
[ TAG: Progetto/Linkchat ]
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Casa Quattro, progettata da LCA Luca Compri Architetti, è un edificio sostenibile caratterizzato da un’architettura estremamente semplice. Ha vinto la prima edizione, categoria Architettura Privata del Wood Architecture Prize by Klimahouse 2023 con la seguente motivazione: “Nel contesto delle sfide orientate alla sostenibilità ambientale, rappresenta un manifesto coerente e replicabile di abitazione monofamiliare realizzata con componenti e materiali naturali. LCA, attraverso un percorso di ricerca progettuale pluriennale, ha elaborato un modello di casa essenziale nella quale la precisione e la purezza del disegno della pelle vegetale esterna in sughero, cela e protegge le strutture di abete rosso pensate come telai essenziali minimi in grado di assolvere le esigenze statiche e al contempo garantire l’integrazione di isolanti a base di paglia, di riso e fibra di legno”.
La casa si trova ai margini del paese di Magnago, in provincia di Milano, e si affaccia su un piccolo bosco di acacie. La volontà del progettista e dei committenti è stata quella di lavorare ad un edificio bioecologico, eticamente corretto, con un’anima semplice e naturale e un’architettura nuda quasi primitiva. Al piano terra si trovano l’ingresso, la cucina, una camera da letto, uno studio, due bagni, una lavanderia e un ampio soggiorno; al piano rialzato una piccola palestra, una camera da letto, un bagno e uno studio con affaccio sul soggiorno. Il centro della casa è caratterizzato da uno spazio a doppia altezza pieno di luce naturale, completamente vetrato; lo spettacolo del cielo, della campagna e del bosco sono una presenza costante nella vita quotidiana della casa e delle persone che la abitano.
All’esterno, la semplicità della composizione architettonica richiama i piccoli casali e i fienili della campagna lombarda, restituendo un edificio primitivo privo di ogni elemento non essenziale. La natura orienta anche la scelta dei materiali da costruzione: legno per la struttura di base, paglia di riso e sughero come isolanti; le finiture interne e gli arredi sono in pietra e legno di rovere.
L’unico “capriccio” decorativo riguarda la lavorazione superficiale dell’isolante esterno in sughero a vista: le lastre sono state pantografate in 3D e decorate in modo eccentrico, in netto ma voluto contrasto con l’anima povera della casa, il trattamento superficiale e la naturalezza del materiale rende vive e vibranti di luce le facciate. L’edificio è autoalimentato grazie agli apporti di energia solare passiva e attiva, azzerando consumi ed emissioni di C02; i materiali utilizzati possono essere facilmente riciclati una volta dismesso l’edificio (foto Simone Bossi).
[ TAG: progettazione ]
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La rubrica Libro della Settimana del blog Office Observer | Danilo Premoli propone in home page un volume da non perdere, con il link diretto alla scheda di presentazione sul sito dell’editore.
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