Prestigiosa partnership di Office Observer con l’Istituto Italiano di Project Management
→ ISIPM associazione culturale no profit, nata nell’ottobre del 2005, con la mission di promuovere il project management, una disciplina applicabile alla gestione dei progetti di tutti i settori di attività, in contesti sia pubblici che privati: esistono norme a livello sia nazionale che internazionale per la gestione efficace ed efficiente dei progetti di qualsiasi dimensione.
L’associazione costituisce un centro di competenza e di riferimento nazionale, riconosciuto anche a livello internazionale, per il project management. Oggi ha raggiunto oltre 21.000 soci con più di 20.000 certificazioni rilasciate. Nel corso degli anni di attività ha organizzato quasi 200 eventi. Sui canali social (LinkedIn e Facebook) conta circa 20.000 follower.
Speciale ISIPM #07: Requisiti per i Project Manager – Qualificazioni e certificazioni
[testo estratto da un articolo di Enrico Mastrofini, Presidente di ISIPM Professioni]
Spesso ci domandiamo cosa debba intendersi per qualificazione e/o certificazione di project management, facendo particolare riferimento ai requisiti che vengono richiesti sia nelle gare sia nella selezioni di personale riguardanti la figura professionale del project manager (denominato molto spesso “Capo Progetto”). La domanda spesso non ha avuto una risposta chiara, a volte oggetto di contenzioso, soprattutto in passato, anche a causa della mancanza di riferimenti oggettivi che sono stati invece forniti dalla più recente evoluzione normativa.
Tabella 1: Certificazione Project Manager UNI 11648: requisiti di accesso e prove di esame
La Norma Tecnica UNI 11648
Nel 2016 è stata infatti pubblicata la Norma Tecnica UNI 11648:2016 “Attività professionali non regolamentate – Project Manager – Requisiti di conoscenza, abilità e competenza”, a seguito della quale alcuni Organismi di Certificazione (OdC) accreditati da Accredia hanno iniziato a rilasciare la “Certificazione del Project Manager UNI 11648”; certificazione di terza parte indipendente che, secondo la normativa italiana, ha tutte le caratteristiche per essere considerata titolo valido (vedi i professionisti che erogano servizi specifici). Nella Tabella 1 sono riportati i requisiti di accesso e le prove di esame.
Tabella 2: Riduzioni applicabili all’iter dell’esame di Certificazione Project Manager UNI 11648
Negli schemi di certificazione di tali OdC, che sono stati recepiti nei processi accreditati da Accredia, è stata poi riconosciuta la validità di alcune qualificazioni di project management di seconda parte (PMI/PMP, Prince 2 Practicioner, Isipm-AV e Ipma B/C), al fine di attestare la conformità con le conoscenze richieste dalla Norma UNI 11648 e consentire l’esonero dalle prove scritte di esame della medesima certificazione con accesso direttamente al colloquio orale.
Infine, dopo la pubblicazione della versione aggiornata UNI 11648:2022, Accredia ha emanato una specifica circolare tecnica che, tra l’altro, stabilisce quali sono le qualificazioni di seconda parte che sono ritenute conformi per attestare le conoscenze richieste dalla suddetta Norma UNI e consentire l’esonero (parziale o totale) dalle prove scritte di esame presso gli OdC (vedi Tabella 2).
I requisiti richiesti
Per la richiesta delle figure professionali di Project Manager, purtroppo si continua a seguire criteri non omogenei tra loro che, talvolta, risultano anche in contraddizione con i requisiti definiti nella Norma UNI 11648:2022, che dovrebbe ormai costituire il riferimento da seguire.
Inoltre è molto frequente il caso di bandi relativi a incarichi professionali per la ricerca di figure di Project Manager, in cui sono specificati i compiti previsti per tale incarico e i titoli di studio e/o professionali richiesti (solitamente una laurea e un certo numero di anni di esperienza nel ruolo) senza però includere tra questi alcun titolo specifico, o talvolta confondendo il ruolo e le competenze proprie di Project Manager con quelle di altre figure tecniche richieste dalle organizzazioni.
I bandi di gara in cui tra i requisiti richiesti alla figura professionale del Project Manager viene incluso il possesso di una qualificazione e/o certificazione specifica seguono invece, come si è già detto, criteri differenziati che possono essere ricondotti ai casi seguenti (si noti che le stazioni appaltanti continuano a utilizzare impropriamente il termine “certificazioni” per indicare le qualificazioni di project management di seconda parte).
Conclusioni
Per quanto detto sarebbe necessario e opportuno che le stazioni appaltanti nei capitolati di gara in cui viene richiesta la presenza di figure professionali di Project Manager (Capo Progetto) facciano riferimento a requisiti coerenti con la Norma UNI 11648, sia per garantire il possesso delle conoscenze di project management che per evitare interpretazioni opinabili che potrebbero dar luogo a contenziosi e/o ricorsi.
In particolare si auspica quanto segue. Nel caso in cui venga richiesto, come requisito di partecipazione o requisito valutabile, il possesso di una Qualificazione di project management, occorre far riferimento a quelle considerate equivalenti dalla circolare tecnica Accredia citata: PMI/ PMP, Isipm-Av, Ipma B/C, Prince 2 Practicioner, oltre che alla Certificazione del Project Manager UNI 11648, rilasciata ai sensi dell’art. 9 della Legge n. 4/2013 da OdC accreditati da Accredia, la quale, in quanto di livello superiore, soddisfa sicuramente il requisito richiesto, ovvero possa anche avere maggiore riconoscimento.
Qualora il possesso della qualificazione sia considerato un requisito valutabile con l’attribuzione di un punteggio, sarebbe più appropriato, tenendo conto della citata circolare tecnica Accredia, che tale punteggio sia differenziato su una scala di 3 valori (dal più basso al più alto):
• Qualificazione di seconda parte, tra quelle ritenute valide per l’esonero dalla sola prima prova scritta (vedi Tabella 2)
• Qualificazione di seconda parte, tra quelle ritenute valide per l’esonero dalla prima e seconda prova scritta (vedi Tabella 2)
• Certificazione del Project Manager UNI 11648 rilasciata da OdC accreditati da Accredia.
Infine per quanto riguarda il RUP (già Responsabile Unico del Procedimento, oggi di Progetto), si ricorda che nella Linea Guida n. 3 di Anac per tale ruolo si richiedevano le competenze proprie di un Project Manager, e quindi, la qualifica di Project Manager acquisita anche tramite partecipazione a corsi di formazione in materia di project management “con profitto”. L’uso del termine qualifica aveva suscitato qualche incertezza per la sua corretta interpretazione, che è stata superata nel testo del nuovo codice degli appalti pubblici, entrato in vigore il 1 luglio 2023, che tra l’altro ridefinisce la figura del RUP come Responsabile di Progetto, in quanto viene ora richiesta una “adeguata competenza quale Project Manager, acquisita anche mediante la frequenza, con profitto, di corsi di formazione in materia di project management”. Tale requisito viene evidentemente soddisfatto tramite il conseguimento di una qualificazione e/o una certificazione e, quindi, le considerazioni esposte in precedenza risultano perfettamente applicabili e possono costituire un preciso riferimento per la formazione del personale delle stazioni appaltanti, in particolare nell’ambito del nuovo sistema di qualificazione delle stesse.
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