Alberto Ferlenga
Città e Memoria
Marinotti Edizioni, 2015
pp. 200, euro 16,00
Isbn 978-88-8273-152-6
Autore anche dei tre volumi long seller dell’Architettura del Novecento, con Marco Biraghi per Einaudi, Alberto Ferlenga è responsabile del settore Architettura e territorio della Triennale di Milano. Questo agile saggio trova spiegazione in alcune considerazioni che l’autore distribuisce nei diversi capitoli, dove afferma, ad esempio: "Letture ormai superate, o prese in prestito da altre discipline, vengono ripetute ad oltranza… E il fenomeno ha il suo riflesso pratico nella ripresa di modelli progettuali altrettanto obsoleti", fino a precisare: "Penso che l’architettura, dopo anni di relativa indifferenza, concentrata com’era sulla produzione di oggetti più o meno gradevoli, abbia oggi la responsabilità di ridefinire il proprio ruolo rispetto al mondo sempre più urbanizzato in cui si sviluppa la sua azione". Nel volume spicca un capitolo dedicato a Palmira, i cui recenti coinvolgimenti/sconvolgimenti politici rendono la lettura quasi dolorosa. Il progettista non può sfuggire a un’ultima dichiarazione: "Apprendere dal paesaggio esistente è il modo di essere un architetto rivoluzionario" (come già scritto da Robert Venturi nel suo Learning from Las Vegas).
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