Testimonianza eccezionale di un gusto estetico che è oggetto della storia della critica d’arte, il Castello di Sammezzano è frutto della mente geniale del marchese Ferdinando Panciatichi Ximenes d’Aragona, che ne modificò la struttura preesistente adeguandolo alla corrente dell’Orientalismo che nell’Ottocento si diffuse in tutta Europa. Il Castello è circondato da un parco storico, patrimonio botanico di inestimabile valore, al quale appartengono anche alcune specie arboree indigene tra cui sequoie della California, che hanno trovato a Sammezzano un habitat ideale per la propria sopravvivenza.
Ogni anno venivano organizzate 3 o 4 visite a numero chiuso (circa 800 persone) e in meno di un minuto il server contava più di 11.000 richieste provenienti da tutta Italia (e non solo). L’intera struttura, oggi, si trova in sostanziale condizione di abbandono e ne è stata fissata la vendita giudiziaria a breve (comprensiva di tredici fabbricati e dell’intero parco). Questo potrebbe significare perdere la possibilità di vivere il Castello.
Vogliamo chiedere al Comune di Reggello, alla Regione Toscana e al Ministero dei Beni Culturali e del Turismo di intervenire con i poteri loro assegnati dal nostro ordinamento affinché siano adottate tutte le misure che garantiscano la destinazione museale del Castello di Sammezzano e l’apertura al pubblico del suo parco, in considerazione dell’elevato pregio storico artistico dell’immobile; provvedendo altresì a porre in essere tutte le azioni rivolte alla sua tutela, conservazione e valorizzazione come parte del nostro patrimonio culturale.
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