[dal nostro inviato speciale Massimo Gianquitto]
Orgatec 2022: l’ufficio come social club. Seconda parte (→ Prima parte)
L’arte relazionale e l’ufficio ibrido
La riflessione ha coinvolto anche l’arte, prendendo ad esempio il fenomeno dell’arte relazionale, per le dinamiche di interazione che ha sperimentato tra il pubblico e lo spazio. Nata intorno agli anni Novanta, il suo centro d’interesse sono le relazioni umane e lo scambio culturale. Il pubblico diventa parte stessa dell’opera, come avviene nei nuovi luoghi di lavoro ibridi, destinati, per loro natura, a diventare come un vero e proprio “social club”.
Gli artisti propongono come oggetto d’arte dei momenti di socialità o degli elementi fisici che la generano. Non esiste uno stile omogeneo, né un’iconografia dominante o una tematica precisa, ciò che accomuna le opere è la volontà da parte degli artisti di creare interazione, comunicare esperienza, prestare attenzione alle relazioni umane senza nessuna concezione ideologica.
Pareti mobili, chat sofà e phone booth
Le pareti mobili restano, ma si integrano con pannelli fonoassorbenti, decorazioni, grafiche, diventando supporto di altri elementi e accessori. Soluzioni originali e divertenti che definiscono l’ufficio come un luogo non solo funzionale e moderno, ma accogliente, in cui tornare a vivere relazioni proficue e costruttive e sentirsi parte di qualcosa.
Si moltiplicano i divanetti diventati chat sofà e le poltroncine dalle sembianze domestiche, destinate alla conversazione e al lavoro informale, che non necessità più di piani di lavoro. Questa edizione di Orgatec, come quella precedente tenutasi ormai quattro anni fa, punta convinta sulle cabine chiuse (phone booth) e sui tanti moduli areati e insonorizzati in cui riunirsi in modo riservato, lontano dal rumore e dai colleghi che lavorano in open space, come se ve ne fosse tutta questa necessità.
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Massimo Gianquitto
Massimo Gianquitto, architetto, si dedica allo studio e all’approfondimento di temi legati all’arte, al design e all’architettura. Ha insegnato fino al 2022, “Arte contemporanea” all’Istituto Europeo di Design di Milano.
Ha dato avvio a progetti artistici e laboratori creativi tenuti presso scuole superiori da protagonisti della Street Art, e avviato l’organizzazione di mostre in luoghi non convenzionali come fabbriche e uffici. Nel 2002 ha preso parte alla costituzione di Level Office Landscape, di cui oggi è CEO, marchio dell’arredamento e del design per ufficio, settore in cui ha maturato una competenza internazionale, continuando a ricercare e immaginare i nuovi scenari del futuro.
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