Il decimo rapporto “Io sono Cultura”, promosso da Fondazione Symbola, Unioncamere, insieme a Regione Marche e Credito Sportivo, quest’anno contiene, insieme ad un’analisi del sistema pre-Covid (2019), anche informazioni sul 2020, ricavate attraverso un’indagine condotta su un campione di oltre 1.800 imprese appartenenti al core del Sistema Produttivo Culturale e Creativo, che nel 2019 era in crescita e rappresentava il 5,7% del valore aggiunto italiano: oltre 90 miliardi di euro, cioè l’1% in più dell’anno precedente (a prezzi correnti). Oltre il 44% di questa ricchezza era generato da settori non culturali, manifatturieri e dei servizi, nei quali lavorano oltre 630.000 professionisti della cultura (designer, comunicatori, registi, ecc.) per elevare la qualità e il valore prima simbolico e poi economico di beni e servizi. Il Sistema Produttivo Culturale e Creativo dava lavoro a più di un milione e mezzo di persone, vale a dire il 5,9% dei lavoratori italiani.
“Cultura e bellezza in Italia rappresentano tratti fondativi della società, da qui il titolo del rapporto – nota Ermete Realacci, presidente Fondazione Symbola -. Grazie alla loro forte relazione con la manifattura hanno dato vita ad una delle più forti identità produttive del mondo, il Made in Italy. E non è un caso che il Nuovo Bauhaus fortemente voluto dalla Commissione Europea, nasca proprio per rinsaldare i legami tra il mondo della cultura e della creatività e i mondi della produzione, della scienza e della tecnologia e per guidare la transizione ecologica indicata dal Green New Deal e dal Next Generation EU”.
→ Leggi il rapporto “Io sono Cultura 2020” (pdf).
→ Archivio rapporti “Io sono Cultura”
→ Info Symbola Fondazione per le qualità italiane.
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