L’obiettivo della strategia di crescita denominata Green Deal for Europe intende rendere l’Europa il primo continente a impatto climatico zero al mondo entro il 2050 e, al contempo, fare sì che il suo sistema produttivo e sociale sia protagonista di questa rivoluzione ambientale ed energetica. Per realizzarlo si ritiene indispensabile mobilitare la ricerca e promuovere l’innovazione, così da favorire lo sviluppo e il consolidamento della capacità tecnologica detenuta dalle imprese europee.
Il potenziamento della ricerca e dell’innovazione è pervasivo e riguarda tutti gli ambiti di intervento previsti dal Green Deal: la trasformazione dei processi produttivi, l’efficienza energetica e lo sviluppo di forme di energia alternative e integrate, l’economia circolare, la mobilità sostenibile e intelligente, l’edilizia sostenibile, le città a impatto zero, la produzione e il consumo alimentare, la tutela del territorio e della biodiversità (v. grafico).
Il Green Deal rappresenta quindi la cornice istituzionale entro cui, già da questo anno, trovano definizione le politiche europee e nazionali di stimolo agli investimenti pubblici e privati, comprese quelle che, in risposta alla crisi economica prodotta dalla pandemia, la Commissione europea ha lanciato la scorsa estate con il piano Next Generation Europe. Esso costituisce il più importante driver di sviluppo e trasformazione industriale del prossimo futuro per le aziende europee, anche nell’ottica del rilancio dell’attività produttiva dopo la recessione economica del 2020 la cui fine è ancora incerta a causa del perdurare dell’emergenza sanitaria.
→ Leggi il rapporto completo a cura del Centro Studi Confindustria (pdf, 125 pagine).
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