Per la prima volta la Santa Sede partecipa alla Biennale di Architettura di Venezia con un proprio padiglione: il progetto Vatican Chapels, curato da Francesco Dal Co, approda sull’isola di San Giorgio Maggiore con una sequenza di dieci cappelle progettate da altrettanti architetti provenienti da tutto il mondo (→ leggi l’articolo).
Tra gli architetti invitati, Norman Foster ha scelto → Tecno come costruttore e collaboratore allo sviluppo tecnico e produttivo al fianco del team di ingegneri e architetti dello studio Foster+Partners.
Il concept del progetto, luogo di orientamento, incontro, meditazione all’interno di un bosco inteso quale fisica evocazione del labirintico percorso della vita, ha come punto di partenza tre croci simboliche e un ponte di legno, definendosi in una struttura formata da cavi e puntoni di acciaio che sorregge un graticcio in legno di larice.
La cappella, 12 metri di lunghezza per un’altezza di 6, è stata interamente realizzata in legno e metallo ed è orientata a est; l’appendice estrema, che come una prua guarda sulla laguna, rientra verso l’interno costituendo l’altare.
“Tecno è “Fabbrica di Progetto” – specificano in azienda – capace di tradurre in modo puntuale il pensiero degli architetti, che si tratti di oggetti oppure di ambienti. Pur non essendo società di costruzioni, la sua capacita di saper fare si è misurata in questa occasione su una scala architettonica. La cappella è un progetto speciale che conferma la relazione tra Norman Foster e Tecno, una collaborazione trentennale che ha portato allo sviluppo di prodotti icona come il tavolo Nomos, che ha recentemente festeggiato i suoi primi trent’anni”.
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