Il premio “Architetto dell’anno” è promosso dal Consiglio Nazionale Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori (Cnappc) per celebrare l’architettura e i suoi protagonisti come elementi centrali di un processo in grado di valorizzare la qualità del progetto nella sua più elevata dimensione civile e culturale. Per il 2014 il riconoscimento è andato allo studio Tamassociati: “scelto anche per la capacità di valorizzare una dimensione etica della professione realizzando, attraverso un approccio rigoroso e un linguaggio sempre controllato, dei progetti di architettura di qualità non sono in Italia ma anche, e soprattutto, in situazioni di particolare disagio, spesso caratterizzate da condizioni estreme causate da guerre, carestie, epidemie”, questa la motivazione della giuria, presieduta da Mario Cucinella.
Per lo studio veneziano, pioniere e protagonista del social design, riconosciuto come portatore di un linguaggio estetico innovativo e di una nuova organizzazione del lavoro che permette la sintesi migliore tra risorse disponibili e risultati finali (low cost-high quality), si tratta dell’ultimo di una serie di premi e riconoscimenti internazionali: il Premio Ius-Capocchin per la costruzione dell’ospedale pediatrico più sostenibile al mondo, il Curry Stone Design Prize per le migliori realizzazioni sostenibili, l’ambitissimo Aga Khan Award for Architecture per il Centro Cardiochirurgico Salam in Sudan, lo Zumtobel Group Award per l’innovazione e la sostenibilità della struttura pediatrica realizzata in Sudan.
Nell’immagine la sede della Banca Popolare Etica a Padova, progetto Tamassociati 2004-2011.